20.4.09

FragoleFragili


"Tutti vogliono avere un amico, nessuno si occupa d'essere un amico."
(Alphonse Karr)


È una primavera capricciosa, ma è pur sempre primavera.
Ho un tulipano sul davanzale che si prepara a fiorire, qualche rondine qua e là e, soprattutto, un insperato ottimismo.

È stato un lungo inverno. Ho mangiato troppa verza. Ho perso qualche amico per strada ma ho meno rabbia nel cassetto.
Alcuni amici non sono per tutte le stagioni. Durano un paio d’anni poi appassiscono, travolti da un insolito destino o, più spesso, dalla loro incapacità di esserci.
L’amicizia non è per tutti. Alcuni vanno bene solo come conoscenti. Figure di un contorno ad una festa, perfetti per un aperitivo o per accompagnarti da Zara. Ma non chiamateli amici, perché quando avrete davvero bisogno di loro non saranno lì. Saranno a qualche festa, bevendo un aperitivo, facendo shopping.
Ma non importa. Ci ho messo un po’ a capirlo, però ora so che l’amicizia è come l’amore. Non è una cosa facile. Ci vuole coraggio.
Possiamo diventare amici, o amanti, per sentirci meno soli, per rinforzare l’autostima, per crederci migliori, per inventarci un altro noi.
Ma chi ti vuole bene davvero non ha bisogno di te, ti vuole perché sei come sei, non perché non ha altro da fare.
Non ho bisogno della primavera per superare l’inverno. Ma sapere che la primavera esiste mi rende felice.
Dovrebbe funzionare più o meno così.

Riguardo alla verza non fraintendetemi, la adoro.


IL POSTO DELLE FRAGOLE
mezzo chilo di fragole
125 ml di latte
200 ml di panna
50 grammi di zucchero
1 uovo

Questa mousse di fragole va bene per tutti. Gli amici da contorno la assaggeranno ad una festa e ti diranno “è buonissima, mi devi dare la ricetta”. Gli amici veri ti diranno forse la stessa cosa, ma loro avranno passato l’inverno al tuo fianco, avrete mangiato insieme la verza e ora si meritano davvero le tue fragole. Eccole quindi.
Lavo le fragole, le taglio a tocchetti e le metto nel frullatore insieme al latte, lo zucchero e il rosso d’uovo. Monto la panna e la chiara d’uovo. Unisco la panna al frullato e poi, molto delicatamente, la chiara montata a neve.
Verso il tutto in coppette che lascerò in frigo almeno un paio d’ore.

E poi seduto in mezzo ai vostri arrivederci
mi sentivo meno stanco di voi.
Ero molto meno stanco di voi.
(Fabrizio De Andrè)

Playlist amichevole
The Beatles - With a little help from my friends
Fabrizio De Andrè - Amico fragile

10.4.09

UovulAzioni



Quando la terra smetterà di tremare, i politici di sfilare, le telecamere di inquadrare.
Quando non ci saranno più banalità da proclamare né immagini struggenti da esibire né solidarietà da ostentare. Quando il silenzio cadrà sull'ultimo granello di polvere e una città distrutta si ritroverà sola, allora vorrei che finalmente tutti tornassimo a tremare, a sfilare e a inquadrare davvero la realtà.

Non lasciamoli soli.




Buona Pasqua, che
l'uovo sia con voi.